La dichiarazione successione è quel documento fiscale per comunicare all’Agenzia delle Entrate chi è morto, quali beni possedeva e chi sono i soggetti dovuti a pagare l’imposta di successione.
Il patrimonio ereditario fiscale è completamente diverso rispetto all’attivo ereditario civile del quale vi ho già istruito. Questa differenza sta nel fatto che alcuni beni non rientrano nella dichiarazione di successione come ad esempio: i veicoli iscritti al PRA oppure i titoli di stato, i buoni postali, i BOT, CCT. Questi beni sono esclusi dall’attivo ereditario fiscale e quindi non vanno dichiarati al fisco. Altra differenza sostanziale sta nella stima del valore dei beni immobili. Quando si calcola il valore dei beni immobili da dichiarare al fisco si considera il valore catastale rivalutato.
Calcolo del valore catastale per la presentazione della successione
Si parte dalla rendita riportata nella visura catastale aggiornata. Si aggiunge a questo valore il 5% o il 25% soltanto se tratta di terreno edificabile. Come ultimo passaggio si deve aggiungere le percentuali indicate di seguito che variano secondo la categoria catastale dell’immobile.
moltiplicatori rendita catastale per la successione
Nel caso in cui il de cuius ha dato in eredità tramite testamento il diritto di usufrutto ad un erede e la nuda proprietà ad un altro, il calcolo da fare per ricavare il valore catastale sarà il seguente:
moltiplicare il valore della piena proprietà per il tasso legale d’interesse (0,1% nel 2017 Decreto ministero Eco Fin 07/12/2016)
il valore ottenuto deve essere moltiplicato poi per il coefficiente riportato sulla tabella allegata al DPR 131 del 1986 che varia secondo l’età dell’usufruttuario e del nudo proprietario.
Quando deve essere presentata la dichiarazione di successione
E’ obbligatorio presentare la dichiarazione all’agenzia delle entrate entro un anno dalla data del decesso altrimenti si dovranno calcolare delle sanzioni. Le sanzioni non sono dovute se la data di morte risale ad oltre 5 anni prima della dichiarazione in quanto cadono in prescrizione.
Casi di Esonero di Dichiarazione di Successione
Per le successioni apertesi tra il 25/10/2001 ed il 02/10/2006 vi era l’obbligo di presentazione della dichiarazione soltanto se nell’asse ereditario vi erano beni immobili. A partire dal 03/10/2006 ad oggi non sono dovuti a presentare la dichiarazione di successione telematica o cartacea tutti gli eredi in linea retta che hanno ricevuto un eredità:
senza beni immobili o diritti immobiliari
di un valore non superiore a 100.000 euro
Quali sono le imposte da pagare nella dichiarazione mortis causa e come si pagano?
L’imposta dovrà essere pagata da uno qualsiasi dei soggetti chiamati all’eredità che si incarica di essere il dichiarante. Vorrei specificare che le imposte sono dovute non soltanto per la successione ma per tutti gli atti di trasferimento a titolo gratuito. Nello specifico argomento che stiamo trattando le imposte, quando sono presenti beni immobili, sono le seguenti:
imposta di successione (l’agenzia delle entrate invia una cartella di pagamento con l’importo da pagare per ciascun erede, dopo aver ricevuto la dichiarazione di successione)
catastale (imposta 1%)
ipotecaria (imposta 2%)
tassa ipotecaria
imposta di bollo
tributi speciali
Tutte queste imposte tranne quella sulla successione devono essere pagate in autoliquidazione cioè calcolate in autonomo e pagate prima del deposito della dichiarazione all’Agenzia delle Entrate. Il calcolo di queste somme da pagare va fatto in riferimento alla normativa in vigore al momento dell’apertura della successione. I metodi di pagamento delle somme autoliquidate sono i seguenti:
Indicazione nel modello telematico del conto corrente di un soggetto chiamato all’eredità (quello che firma la dichiarazione) oppure dell’intermediario.
F24 (la dichiarazione di successione telematica va stampata e dovrà per forza essere consegnato tutto a mano dal dichiarante).
Franchigie di esenzione ed agevolazioni delle imposte
Agevolazione Prima Casa Successione
Nel caso in cui l’erede usi l’immobile ricevuto come prima casa, l’imposta ipotecaria e catastale va pagata in agevolazione con quota fissa di €200,00 ognuna. Questi importi comprendono le pertinenze della prima casa fino a n. 3 con categorie catastali diverse C/2, C/6 e C/7. Nel nuovo modello telematico di presentazione della successione se al dichiarante spetta un abitazione prima casa questo dovrà fare un autocertificazione del possesso ed allegarla nel quadro EH. Nel caso ad usufruire della detrazione prima casa sia un soggetto diverso dal dichiarante va usato il quadro EG e va aggiunta oltre l’autocertificazione anche la copia di un documento valido di riconoscimento. La quota fissa si paga per l’immobile quindi se questo andrà intestato a più eredi tra i quali uno lo userà come prima casa, si pagheranno i 400,00 euro di imposte una volta soltanto.
Limiti di esenzione Imposta di successione
A differenza delle altre, non dobbiamo preoccuparci di calcolare l’imposta di successione. La calcola l’agenzia delle entrate e la notifica al dichiarante che avrà l’incarico di farla pagare a ciascun erede. Il calcolo viene fatto a scaglioni a partire dalle successioni aperte dal 03/10/2006 e tutt’ora in vigore:
4% per coniuge e parenti in linea retta soltanto se la quota di eredità che spetta ad ognuno non supera € 1.000.000,00 di franchigia
6% altri parenti fino al quarto grado ed affini fino al terzo grado con quota eredità fino a € 100.000,00 di franchigia (es. fratelli e sorelle)
8% altri soggetti (es. convivente) senza franchigia
per eredi disabili la soglia di esonero è di 1.500.000,00 di franchigia in qualunque grado di parentela legge 104/92;
Per le successioni aperte dal 25/10/2001 ed il 02/10/2006 non è dovuta in ogni caso nessuna imposta successoria.
La dichiarazione di successione telematica – Agenzia delle Entrate
Dal 23 gennaio 2017 è possibile presentare la dichiarazione di successione in modo telematico. Alla fine dell’anno 2018 questo diventerà l’unico mezzo di presentazione abbandonando definitivamente il modello 4 cartaceo. Il modello unico telematico permette anche facoltativamente di comunicare i nomi subentrati al catasto e quindi di presentare la domanda di voltura catastale. La presentazione della successione ed il pagamento delle relative imposte non comporta l’accettazione dell’eredità essendo meri adempimenti fiscali. La voltura catastale secondo delle sentenze della corte di cassazione invece, comporta accettazione dell’eredità.
Dichiarazione di Successione Telematica
Il modello della dichiarazione successione e domanda di volture catastali è presentato in via telematica all’Agenzia delle Entrate direttamente dall’erede dichiarante. Per fare questo il contribuente dovrà essere abilitato ai servizi telematici di Fisconline. Può altresì avvalersi di un intermediario abilitato per compilare la dichiarazione al suo posto e presentarla all’Agenzia delle Entrate. Il pagamento nel portale online del fisco sarà addebito diretto nel conto corrente intestato al dichiarante. Sia l’erede che l’intermediario possono ancora stampare il modello telematico, compilarlo e consegnarlo su carta all’amministrazione fiscale territoriale di competenza. La differenza sta nel fatto che se si stampa il modello telematico e si consegna a mano l’unico pagamento possibile sarà F24.
I codici tributo da inserire nell’F24 sono questi:
1530 Imposta ipotecaria
1531 Imposta catastale
1532 Tassa ipotecaria
1533 Imposta di bollo
1534 Imposta sostitutiva INVIM
1535 Sanzione da ravvedimento – imposte e tasse ipotecarie e catastali
1536 Sanzione da ravvedimento – Imposta di bollo
1537 Interessi da ravvedimento.
Quanto Costa la Successione fatta da un intermediario?
Essendo Geometra sono abilitato alla presentazione telematica delle successioni. Per chi volesse usufruire delle mie prestazioni è possibile contattarmi telefonicamente oppure scrivermi attraverso il modulo contatto. Il prezzo del servizio è a partire da € 500,00 + 22% IVA + 5% Cassa Geometri.
Documenti da Conservare dopo la presentazione
Chi presenta il modello di successione deve anche conservare:
la copia cartacea del documento trasmesso firmata in originale oppure il file
gli originali firmati delle dichiarazioni sostitutive di atto notorio allegate alla dichiarazione correlate dalla copia del documento di riconoscimento oppure i file telematici di queste
la ricevuta emessa dal sistema telematico che comprova l’avvenuta presentazione
la copia del modello f24 oppure la ricevuta di pagamento delle imposte pagate in autoliquidazione.
Normativa Fiscale di Riferimento
D.Lgs 346 del 31/12/1990 (Testo unico Imposta di Successione)
D.Lgs 347 del 1990 ( Testo Unico Imposta Ipotecaria e Catastale)
Legge Finanziaria 2007 ( Reintroduzione delle Imposte sulla dichiarazione di successione)
La materia successoria come visto contiene tutta una serie di complessità sia dal punto di vista normativo che fiscale. Oggi tutto questo questo viene ulteriormente aggravato con l’introduzione del nuovo modello di presentazione successione telematica. La dichiarazione di successione è diventata con l’informatizzazione molto più esaustiva e completa ma nello stesso tempo più complessa nella compilazione.